mercoledì 11 febbraio 2015



Tanti sono gli agriturismi in Polesine a conferma del grande sviluppo che questa forma di ospitalità sta avendo in tutto il Veneto.

Nella maggior parte dei casi si tratta di strutture che, accanto all'attività agricola principale, offrono ricettività a conduzione familiare, in ambienti molto confortevoli situati in posizione tranquilla, poco distante dai principali centri urbani.

La ristorazione se disponibile è a richiesta, molte aziende offrono anche in vendita prodotti tipici di ottima qualità (riso, miele, marmellate, cereali, dolci, salumi, carne, pesce)

Alcuni agriturismi sono fattorie didattiche (vedi elenco) con programmi di attività rivolti alle scuole ed alle associazioni.

Gli agriturismi associati, situati a poca distanza dai centri urbani o nel Delta del Po, offrono soggiorni anche in antiche Ville o Tenute Agricole de charme sapientemente ristrutturate, con rifiniture di grande pregio e servizi complementari (piscina, scuderia, sale meeting) 

Ricettività differenziata: 
-camera con trattamento di BB
-suite con angolo cottura 
-rustici self-catering 

Questi agriturismi offrono programmi di soggiorno a tema: 
-cultura-natura-sport (barca-bici-cavallo)
-meeting (fino a 100 pax) 
-gastronomia
-corsi di lingua inglese ed italiano

Si tratta di strutture di grande pregio ideali anche per eventi e ricorrenze (matrimoni, feste ecc)

iniziative

ecco alcune iniziative di Libreria Universitaria Bookshop

presento alcuni volumi



qui puoi vedere in formato video alcuni volumi in vendita su
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lunedì 2 febbraio 2015

PAESAGGISTI VENETI DEL ‘700


Da Francesco Aviani (Vicenza, 1662/63-1715) a Giuseppe Bernardino Bison (Palmanova, 1762-Milano, 1844), il volume si propone, per la prima volta, d’illustrare la genesi e lo sviluppo del paesaggio in Veneto, cui segue la definizione critica dei suoi interpreti nel secolo d’oro della Serenissima. Viene infatti strutturato un esauriente profilo biografico di ventitré personalità, oltre ad un ricco compendio di opere, in gran parte inedite, tese ad illustrare la maniera di ogni singolo pittore e lo svolgersi della propria biografia artistica.
Oltre ai nomi più noti, come Francesco Zuccarelli (di cui l’autrice ha pubblicato la monografia nel 2007), Marco Ricci, Giuseppe Zais, emergeranno dall’oblio figure inedite (Il pensionante zaisiano), quasi del tutto ignote alla storia dell’arte (Flaminio Grapinelli, Francesco Maggiotto) oppure conosciute in altri versanti (Antonio Visentini) o trascurate in virtù dell’appartenenza geografica (Domenico Pecchio, Tomaso Porta).
Grazie a fondamentali «scoperte», si potranno inoltre definire i profili talvolta ancora sfumati di quei pittori dediti al genere campestre nei territori marciani durante il XVIII secolo, epurandone il corpus da opere di emuli, seguaci ed imitatori. A fare da cornice ai maestri presi singolarmente in esame nei rispettivi capitoli, giunge un affascinante affresco della società contemporanea: sia veneziana, sia afferente agli altri capoluoghi gravitanti sul leone di San Marco, con particolare attenzione ai meccanismi del mercato ed alle specificità fisiologiche della rispettiva committenza.
Ne sortisce un complesso mosaico di dialoghi, echi, suggestioni più o meno evidenti tra culture e modelli di riferimento in un ambiente spesso molto lontano dalle luci della ribalta: a tratti spietato, a tratti boccaccesco, come rivelano alcuni curiosi aneddoti sui pittori presi in esame.
Francesco Aviani, Giuseppe Bernardino Bison, Pietro Brancaleone, Luca Carlevarijs, Giovan Battista Cimaroli, Antonio Diziani, Gaspare Diziani, Flaminio Grapinelli, Francesco Guardi, Il pensionante zaisiano, Francesco Maggiotto, Antonio Marini, Domenico Pecchio, Bartolomeo Pedon, Andrea Porta, Tomaso Porta, Marco Ricci, Antonio Stom, Andrea Urbani, Antonio Visentini, Gaetano Zais, Giuseppe Zais, Francesco Zuccarelli
FEDERICA SPADOTTO: dopo una laurea sul Settecento veneto presso l’università Ca’ Foscari di Venezia (1999), che gli è valso il premio «Massimo Gemin», ha eletto tale settore ad ambito d’elezione per i suoi studi.
Oltre a numerosi saggi su riviste del settore e collaborazioni a mostre ed eventi, all’autrice si devono le fondamentali monografie su Francesco Zuccarelli (2007, Bruno Alfieri Editore) e Giovan Battista Cimaroli (2011, Minelliana), che l’hanno resa massima esperta internazionale rispetto al paesaggio veneto del XVIII secolo.