giovedì 22 gennaio 2015

Associazione Culturale Minelliana



L’Associazione deriva il nome da Antonio Minelli, il più celebre tipografo rodigino dell’800.
E’ sorta nel 1968 e, il 18 maggio 1978, si costituì in Associazione con un proprio statuto. Si propone come finalità di studiare e far conoscere l’arte, la storia e la cultura del Polesine.
Peculiarità dell’Associazione è il manifestarsi eminentemente come casa editrice, attenta alle realtà locali, ma anche proiettata allo sviluppo di rapporti con il mondo accademico e intellettuale nazionale.
Convegni, ricerche, attività espositiva, formativa e di catalogazione, concerti, festival di musica e cultura popolare, pubblicazione e presentazione di libri costituiscono gli strumenti utilizzati in questi anni per affermare la centralità dell’identità storica e culturale del Polesine, con interventi rivolti alla salvaguardia e valorizzazione della storia locale, delle tradizioni popolari, del patrimonio artistico, ambientale e architettonico del territorio.

I moti del 1848-1849 nel Polesine e nell’area Padano-Veneta


…Le aspirazioni all’indipendenza, insieme con le istanze unitarie repubblicane e federaliste, com’è noto, si delinearono sempre più consapevolmente negli Stati italiani a partire dal 1848. Nel Polesine, in particolare, Alberto Mario, che proprio nel ‘48 conobbe Giuseppe Mazzini di cui seguì la dottrina politica unitaria repubblicana fino agli anni ‘60, divenne seguace di Carlo Cattaneo e quindi propugnatore del sistema democratico-federale che anteponeva la Libertà all’Unità.
In questo Convegno nella prima parte è stata presa in esame la società polesana prima e dopo il 1848, insieme allo spirito pubblico (compreso quello del clero polesano) sulla base di documenti archivistici e della stampa periodica. Nella seconda parte approfondendo il confronto ideologico fra unitori e federalisti, non poteva, mancare l’esame del pensiero politico di N. Tommaseo, D. Manin, A. Mario, C. Cattaneo e Antonio Rosmini.



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