mercoledì 31 dicembre 2014

martedì 30 dicembre 2014

Rovigo. Bellezza chiama bellezza, tesoro chiama tesoro


di Luigi Dal Cin


  • Titolo: Rovigo. Bellezza chiama bellezza, tesoro chiama tesoro
  • Autore: Luigi Dal Cin
  • Illustratore: La Fata K.
  • Editore: Kite
  • Collana: Arte e avventura
  • Data di Pubblicazione: Aprile 2014
  • ISBN: 8867450042
  • ISBN-13: 9788867450046

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EL NIEVEGARE DE LA LUNA- SPARAPAN

EL NIEVEGARE DE LA LUNA- SPARAPAN

Ultima produzione del Prof. Gianni Sparapan
Prose in lingua + una commedia

Gianni Sparapan

Gianni Sparapan

Nato a Villadose il giorno 11 ottobre 1944 e risiede in Gavello (Rovigo).
Ha insegnato Letteratura Italiana e Storia in istituti superiori: Istituto per Geometri, Istituto Tecnico Industriale, Liceo Artistico). Ora è in quiescenza. ma collabora con giornali (Quatro Ciacoe di Padova, Il Gazzettino di Rovigo) e tiene conferenze presso Università popolari e biblioteche locali. 
Ha pubblicato oltre una trentina di opere in lingua italiana e in lingua veneta. Tra quelle in lingua veneta, si ricordano 
Soadhe, Conselve, 1995 
Le bonàneme - atto unico - Rovigo, 1990 - Rappresentato dalla Compagnia "I sette moli" di Polesella. In prima assoluta a Villadose il 16 agosto 1990. 
Tegnerse al naturale - prose - Minelliana, Rovigo, 1990. Omani, cépe e scopetun - prose - La Nuova Rovigo, 1992. 
E co le stele inpizà .. .in Paradiso - prose, poesie e teatro (con due atti unici: Ruzantiana de Bosaro e EI Paradiso) - Rovigo, 1995 
Vengo a voi, fàndovi sapere ... - prose, poesie e teatro (El Barbajozo - commedia in tre atti. Primo Premio nazionale "Goldoni", Padova 1992, rappresentata dalla Compagnia "Proposta collettiva" di Arquà Pol. - in prima assoluta ad Arquà Pol. Il 1 1uglio 1995 -) - Rovigo, 1997. 
Pensieri, parole e òpare - prose - Conselve 1998. 
Onda, Sonda e Coa - prose (con La casa de Jéto, commedia in 4 atti, in prima assoluta a Sarzano, 23 giugno 2000, Compagnia Teatro Insieme) - Conselve, 1999. 
El Vangéo de Matéo - traduzione in lingua veneta - Conselve 2001. Ciao - prose -Europrint, Rovigo 2002. 
EI Bonbasin - prose e teatro in lèngoa vèneta (con El Bonbasin, farsa; EI Tesoro - trad. del Thesoro di L. Cieco Groto di Adria; "E pertanto vi dichiaro marito e moglie", commedia in tre atti, rappresentata il giorno 8 Gennaio 2005 in prima assoluta a Bergantino, dalla compagnia "La tartaruga" di Lendinara - Rovigo 2003. 
La Bianchina - Antologia di prose - Europrint, Rovigo, 2004. 
Da jeri a onquò - Antologia di prose - Europrint, Rovigo, 2005. 
Dizionario della parlata veneta tra Adige e Canalbianco - Europrint, Rovigo, 2005; seconda edizione riveduta e ampliata - Aqua ed, Taglio di Po, 2009; , 
La badante- prose e commedia - Europrint, 2006 (in prima assoluta a Rovigo, teatro Don Bosco, dalla Compagnia di Arquà Pol. "Proposta collettiva" con regia di Giorgio Libanore, il 24 ottobre 2009); 
Grammatica della parlata veneta tra Adige e Canalbianco, Aqua ed., Taglio di Po, 2007; 
E bonanote sonaduri' - prose e l'Atto unico "Zente del Po" con cui ha vinto il secondo premio teatrale nazionale "R. Bacche";" a Ro Ferrarese, luglio 2008 con gli artisti Walter Sigolo (fisarmonica) e Alessandro Mottaran (piva), Aqua ed., Taglio di Po, 2009. 
Dalle sue opere in veneto è stato ricavato lo spettacolo L'Omo nero, rappresentato in tutto il Veneto dalla Compagnia "Il Satiro" di Istrana (regia e interpretazione di LUigi Mardegan). 
in lingua italiana e veneta, 
Le immagini care - poesie - Conselve, 1990. 
Il canto delle Angoane - prose, Arci Nova, Rovigo,1991. 
E/ sasso de le rasie - prose, poesie e commedia in 3 atti, rappresentata dalla Compagnia "La tartaruga di Lendinara) _ Conselve, 2000. 
in lingua italiana, 
Saggi: I fatti di Granzette - In "Polesine e fascismo" (M;nelliana, Rovigo, 1985). 
La Resistenza in Bassopolesine - In "Polesine e resistenza" (Minelliana, Rovigo 1986). Villadose tra cronaca e storia - (Ags Stanghella, 1994). 
Gavello - Una comunità po/esana dalle origim all'alluvione del 1951- (Tip. Reg. Ven, Conselve '99). 
Per il Tribunale militare di Padova. Vìllamarzana 1944 (con Elios Andreini, Tlp. Reg. Ven., Conselve 2000). Stienta, un paese più unico che raro - (Think Adv, Conselve 2001) 
Adria partigiana (Minelliana, Rovigo, 1986; 2' ed. 1994). 
I Pisani - Dramma in due atti e un quadro - Minelliana, Rovigo 1994. Prima rappresentazione al Teatro Don Bosco di Rovigo, 25 aprile 1995, regia di Gabbris Ferrari; 
Matteoffi, ad memoriam - Atto unico - Turismo e Cultura, Rovigo, 1998. Prima rappresentazione al Teatro Sodale di Rovigo, 7 nov. 1998, regia di Gabbris Ferrari. 
Epigrafi - poesie - Clessidra, Abano Terme, 1995. 
Eolo (1918 -1945) - romanzo - Apogeo, Adria 2002; 2'- ed. Europrin!, Rovigo, 2006. Ha curato, inoltre, varie monografie, tra cui: 
Perché i giovani sappiano. I campi di sterminio -pret. di Primo Levi - Conselve 1987; 2' ed. Minelliana, Rovigo, 1996. Fascisti e collaborazionisti in Polesine. Le sentenze di Corte d'Assise - Marsilio, Padova, 1991. 
in lingua tedesca, Damals und Heute - prose, con traduzione di Gunther Gerlach, Aqua ed. 2007

AUTORI LOCALI

AUTORI LOCALI

Ugo Suman

Ugo Suman, poeta, scrittore, giornalista, cavaliere al merito della Repubblica, è nato a Conselve (Padova) nel 1929. Vive e lavora a Padova dal primo dopoguerra. Dal 1950 collabora ininterrottamente a periodici e quotidiani locali, regionali e nazionali, sui quali scrive in lingua italiana e in lingua veneta (dialetto). Ideatore e conduttore di una serie di rubriche radiofoniche e televisive su emittenti locali e regionali, ha partecipato anche a diverse trasmissioni RAI. Da 15 anni è titolare di una rubrica settimanale su Il Gazzettino di Padova, «L'Orto de Casa», in sintonia con le tradizioni locali. Dal 1982 i suoi racconti vengono tradotti in lingua tedesca a cura della “Ruhr-Story” di Gelsenkirchen (Germania) e pubblicati regolarmente su prestigiose riviste letterarie. Lungo più di un quarantennio di attività, ha edito una trentina di pubblicazioni di prosa, saggistica, narrativa, in italiano e in dialetto padovano, a testimonianza della sua fertilità d'autore e del suo attaccamento alle tradizioni venete. Nel 1996 ha ottenuto il premio l'Ulivo d'oro a Nantopoesia (Vicenza) e la targa de “Il Gazzettino” per vent'anni di ininterrotta collaborazione.


EDITORIA LOCALE

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ecco i link per l'acquisto di tantissimi titoli interessanti per i Polesani e per chi ama veramente questa terra
Rovigo i Luoghi e il tempo
Rovigo appartata città di provincia? Forse sì, ma ormai tanto tempo fa. Rovigo città di campagna come suggeriva uno scrittore che l'ha molto amata? Sì, ma oggi la campagna è lontana. Rovigo città di confine? Certamente, ma con misura. Rovigo città d'acqua? A patto, però, di tenere a mente che è tutto il territorio a essere stretto tra i due maggiori fiumi d'Italia e tagliato in ogni direzione da altri fiumi e canali. Rovigo città di pianura? Naturalmente, ma i colli euganei sono a due passi e le loro forme si profilano nell'azzurro quando il cielo è terso. Rovigo città d'arte? Se ne parla in tempi recenti e i capolavori e le raccolte preziose non mancano. Rovigo città di poeti? Ce ne sono stati diversi e hanno lasciato traccia vivida e affettuosa. Per cogliere l'identità smemorata e smemorante di questa città si può, forse, cercarla con il cannocchiale rovesciato della storia, magari per trovare il segno di una duplicità che si manifesta in ogni tempo ma in modo diverso. Ci sono le vestigia di un castello medievale perduto che si affaccia su una strada di grande traffico urbano, per riconoscersi nello specchio deformante del presente. C'è la città estense e c'è quella veneziana, con palazzi prestigiosi e la memoria affascinata di stagioni d'arte e cultura, ma anche di complesse vicende idrauliche. C'è la piazza grande e c'è quella più recente e attigua che occupa lo spazio che era stato di una chiesa e una terza che si apre là dove era il ghetto ebraico. C'è un duomo luminoso e maestoso, ma c'è anche l'antica chiesa francescana che ancora offre i suoi tesori e poco oltre un tempio dedicato alla Vergine che è anche il trionfo del manierismo veneto. A percorrerla e ripercorrerla, Rovigo offre stimoli e suggerimenti, ma con pudore e reticenza, come ha sempre fatto, in un continuo intreccio di presente e passato. Una città disseminata di segni e indizi che non si lasciano catturare al primo sguardo. Una città che questo volume vuole raccontare attraverso un itinerario che va dalle due torri e dai brandelli di mura al duomo di Santo Stefano e a piazza Vittorio Emanuele II con i suoi poderosi palazzi e l'Accademia dei Concordi, per poi insinuarsi in piazza Garibaldi e correre verso la chiesa di San Francesco e la Rotonda, senza però tralasciare deviazioni e occasioni diverse, mescolando storia e quotidianità, sogno e realtà, arte e tradimenti, poesia e aneddoti. Né mancano le incursioni fuori dalla cinta urbana, per scoprire quartieri antichi e recenti e la corona delle frazioni che circondano la città, magari seguendo il corso dell'Adigetto, sospinto, nei secoli, sempre più in periferia, fino a perdersi nella campagna. Questo viaggio attraverso i luoghi e il tempo è sostanziato da immagini vecchie e nuove, ma soprattutto dai risultati di una attenta ricognizione fotografica che vuole rivelare i numerosi volti della città.